E QUALE PERCORSO HA SCELTO IL MLNV?

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Ad oggi sono concluse le prime due delle tre fasi del proprio programma e per realizzare la terza fase il Movimento di Liberazione Nazionale ha scelto di non intraprendere la c.d. “guerra di liberazione” ma il percorso “diplomatico” chiedendo il proprio riconoscimento internazionale sulla base del diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto.

Il MLNV si è così dovuto dotare di un apparato istituzionale ovvero del Governo Veneto Provvisorio, che è una struttura legittimata ad agire a suo nome anche sul piano internazionale.
L’articolo 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977 dispone infatti che i Popoli, come tutti i soggetti di diritto internazionale (ivi compreso il Movimento di Liberazione Nazionale), devono disporre di un apparato istituzionale che possa gestire le loro relazioni internazionali.

Oltre alle relazioni internazionali il Governo Provvisorio è anche istituito per gestire la fase di transizione ovvero quel periodo di tempo che ha inizio col formale riconoscimento del MLNV e del Governo fino al completo e definitivo ripristino della Nazione Veneta.

In questa fase il Governo Veneto Provvisorio ha il dovere di garantire la formazione e i lavori di una “Assemblea Costituente” e di un’Alta Corte di Giustizia, di assicurare la sicurezza nazionale, la continuità dei pubblici servizi e di ripristinare la legalità su tutte le proprie terre.

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