COSA CAMBIA PER IL POPOLO VENETO NELL’ ISTANTE IN CUI IL TERRITORIO E’ LIBERO?

Il Popolo Veneto ha una grande, unica opportunità per non rassegnarsi a un miserabile presente.
Può riconquistare il proprio futuro esercitando il diritto di autodeterminazione previsto dalle norme internazionali …
… ma bisogna smetterla di avere paura e tutti insieme uniti riconoscersi POPOLO VENETO (mai diventato italiano) e rinnegare l’imposta cittadinanza italiana.
Abbiamo il diritto di gridare a gran voce
BASTA ITALIA!
Il principio di autodeterminazione dei popoli sancisce il diritto di un popolo sottoposto a dominazione straniera ad ottenere l’indipendenza, associarsi a un altro stato o comunque a poter scegliere autonomamente il proprio regime politico.
Tale principio costituisce una norma di diritto internazionale generale, cioè una norma che produce effetti giuridici (diritti e obblighi) per tutta la Comunità degli Stati.
Inoltre, questo principio è anche una norma di ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione viene ratificato da leggi interne, per esempio, in Italia, la L. n. 881/1977, e vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
I NOSTRI PRIMI 10 OBBIETTIVI

  1. ESPULSIONE di tutte le istituzioni straniere, partiti politici, sindacati, magistratura, guardia di finanza, equitalia,  inps, notai, ordini professionali, carabinieri, polizia, forze armate, eurogendfor… espulsione di tutti i clandestini e dei criminali stranieri.
  2. RIPRISTINO dei confini nazionali e delle frontiere, della Polizia Nazionale e delle Cernide (protezione e difesa civile delle municipalità).
  3. RESTITUZIONE di tutte le proprietà,  (beni privati e pubblici) espropriate illegalmente in procedimenti stranieri italiani;   rivalutazione e ricapitalizzazione dei danni subiti, iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili e confisca cautelare di tutti i loro beni fino alla 7ma generazione  e grado parentale.
  4. IDENTITA’ NAZIONALE attraverso il risveglio del sentimento e dell’identità nazionale con particolare riferimento alla cultura, alla storia, alle nostre tradizioni, alle festitività Venete, alla riforma scolastica e ai programmi didattici.
  5. RIAPPROPRIAZIONE valorizzazione, potenziamento e consolidamento di tutte le risorse e dei servizi nazionali disponibili (trasporti, comunicazioni, risorse energetiche, idriche, faunistiche, alimentari…)
  6. SOVRANITA’ MONETARIA Cassa Nazionale Veneta (di cui tutti i Cittadini sono soci); Reddito di cittadinanza con crediti sociali mensili erogati a tutti i Cittadini residenti al fine di garantire una vita minima dignitosa;  i crediti sociali sono cumulabili con altri redditi (da lavoro, da impresa, da rendita) e indipendentemente dall’attività lavorativa effettuata.
  7. RIFORMA DEL LAVORO e del sistema pensionistico con abolizione del lavoro subordinato sostituito dalla prestazione individuale a contratto continuativo o temporaneo, (regole generali e sostanziali uguali per tutti i lavoratori e regole particolari e compatibili concordate privatamente fra le parti);   il sistema pensionistico sarò solo di natura privata ma solo perché sarà garantito il reddito di cittadinanza attraverso crediti sociali per tutto l’arco dell’esistenza in vita di ogni Cittadino residente.
  8. MODERATA OBBLIGAZIONI TRIBUTARIA con una imposta unica al 10 % esclusivamente sui consumi, (non sui redditi), a pari aliquota fiscale per tutti e municipalizzata.
  9. PREVIDENZA SOCIALE con assicurazione obbligatoria unica personale per ogni singolo cittadino a copertura dei rischi  sugli infortuni sul lavoro e delle principali responsabilità giuridiche civili, sia di natura personale che professionale.
  10. UNA REPUBBLICA SENZA I PARTITI POLITICI. Se c’è qualcosa di positivo nella nostra esperienza di dominazione italiana, è sicuramente quella di aver sofferto ogni tipo di sopruso e visto all’opera ogni tipo di inefficienza che uno stato possa concepire. L’italia ci insegna che la partitocrazia è uno dei tanti metodi per soffocare la democrazia sostituendo alle decisioni popolari, le decisioni del “partito”. Il nostro primo obiettivo sarà quindi l’eliminazione di tutti i partiti mentre prenderemo esempio positivo dalla culla della democrazia, la civiltà greca con le sue polis e ovviamente il nostro passato, la Repubblica di Venezia. Essendo la popolazione molto più numerosa di quella dell’età antica sarà adottata una democrazia diretta a rappresentatività limitata il cui centro di potere è però formato dai rappresentati e non dai rappresentanti. Per ottenere questo è indispensabile un decentramento sostanziale, con istituzioni orizzontali, con competenze diversificate e non sovrapposte.

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