Perché il MLNV invita sempre a contestare gli atti ricevuti? Non è rischioso?
No. È il contrario.
Esiste un principio generale del diritto commerciale internazionale, recepito anche nell’Uniform Commercial Code (U.C.C.), secondo cui:
Chi subisce un torto e non lo contesta, lo accetta tacitamente.
Questo significa che il silenzio non protegge il Cittadino.
Ignorare un atto, non rispondere o “lasciar correre” può essere interpretato come assenso alla pretesa ricevuta.
Contestare, invece:
- non è un atto di provocazione
- non significa ammettere nulla
- non espone a colpe o responsabilità aggiuntive
- serve esclusivamente a interrompere ogni presunzione di consenso
Contestare significa entrare in conflitto?
No.
Contestare significa mettere per iscritto che:
- la pretesa non è accettata
- la notifica è irregolare o illegittima
- i diritti del Cittadino sono fatti salvi
È un atto di autotutela pacifica e documentata.
E se ho paura di ritorsioni?
La paura è comprensibile, ma è importante sapere che:
- il silenzio non evita le conseguenze
- spesso le ritorsioni colpiscono proprio chi non ha lasciato traccia
- chi contesta crea invece documentazione, memoria e tutela futura
Per questo il MLNV e il Governo Veneto Provvisorio inseriscono sistematicamente questo principio in tutti gli atti formali:
per tutelare i Cittadini oggi e domani, e per evitare che il silenzio venga usato contro di loro.