Autore: sergio

IUS COGENS – DIRITTO COGENTE

SEZIONE 04 – ARTICOLO 06
 
L'OGVP riconosce tutte quelle norme consuetudinarie del diritto internazionale che sono poste a tutela di valori considerati fondamentali e a cui non si può in nessun modo contravvenire e/o venir meno anche solo in parte.

commento
Lo ius cogens è accolto sia dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969 che dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati tra Stati e organizzazioni internazionali o tra organizzazioni internazionali del 1986.
Secondo l'articolo 53 della convenzione del 1969,
« È nullo qualsiasi trattato che, al momento della sua conclusione, sia in contrasto con una norma imperativa di diritto internazionale generale. Ai fini della presente convenzione, per norma imperativa di diritto internazionale generale si intende una norma che sia stata accettata e riconosciuta dalla Comunità internazionale degli Stati nel suo insieme in quanto norma alla quale non è permessa alcuna deroga e che non può essere modificata che da una nuova norma di diritto internazionale generale avente lo stesso carattere. »
mentre l'articolo 64 prescrive:
« Qualora sopravvenga una nuova norma imperativa di diritto internazionale generale, qualsiasi trattato esistente che contrasti tale norma diventa nullo ed ha termine. »
C'è una grande contraddizione nelle norme consuetudinarie quando si afferma che i Popoli hanno il dovere di sudditanza nei confronti del proprio Stato (e non viceversa com'è naturale che sia).
Ai sensi del diritto internazionale dei diritti umani, il soggetto titolare del diritto all'autodeterminazione è il popolo come soggetto distinto dallo stato.
Ma in nessuna norma giuridica internazionale c'è la definizione di popolo. 
Questa reticenza concettuale non è dovuta al caso. 
Gli stati giocano sull'ambiguità, non essendo ancora disposti ad ammettere espressamente che i popoli hanno una propria soggettività giuridica internazionale.
 

DIRITTO INTERNAZIONALE E RELAZIONI INTERNAZIONALI

SEZIONE 04 – ARTICOLO 05
 
L’OGVP assimila il diritto internazionale, quale parte del diritto che regola la vita della comunità internazionale e il rapporto fra Stati sovrani e indipendenti e gli altri soggetti da esso riconosciuti.
L’OGVP tuttavia, proprio perché ammette e condivide i principi cardine dei diritti universalmente accettati e condivisi dalla comunità internazionale, accetta e ammette relazioni stabili solo con quegli Stati che siano reale espressione giuridico/organizzativa dei rispettivi Popoli e dotati di una forma di governo che pratichi effettivamente la potestà d'imperio a titolo originario, cioè con il potere derivante e delegato dal proprio Popolo.
 
commento
L’OGVP identifica e riconosce il diritto per ogni Popolo di essere libero e sovrano sulle proprie terre d’origine, di determinare criteri, organizzazione e livelli di autonomia sociale armonizzando, attraverso il mutuo consenso, l’interazione fra i propri membri per il perseguimento dello sviluppo e il comune progresso secondo i propri usi, costumi e tradizioni.
L’OGVP, dunque, riconosce solo quegli Stati che si ergono e si formano se è il Popolo a legiferare e stabilire il proprio ordinamento con statuti, codici, norme, e regolamenti che in quanto tali hanno valore e forza legale su tutti i membri della società che liberamente hanno deciso di farvi parte.
L’OGVP, a differenza dell'ordinamento internazionale, che semplicemente prende atto dell’esistenza di uno Stato, individua e riconosce solo quegli Stati le cui modalità di costituzione siano conformi al rispetto dei diritti fondamentali umani, civili e politici.
 

STATI E LORO RICONOSCIMENTO

SEZIONE 04 – ARTICOLO 04
 
L'OGVP riconosce uno Stato se:
  • è considerato tale dalla comunità internazionale;
  • se risiede stabilmente in un territorio non già occupato da un altro Stato sovrano;
  • se è espressione del Popolo originario e stabilmente presente sul territorio;
  • se il Popolo (e non la popolazione stanziante) soggiace (per scelta) ad un governo legittimo e sovrano;
  • se l'apparato di governo esercita effettivamente la propria potestà d'imperio a titolo originario, cioè con il potere derivante e delegato dal Popolo.
commento
Gli Stati riconosciuti dall'OGVP non devono disporre solo di un governo stabile che governa il proprio Popolo e una popolazione residente in un determinato territorio ma devono rispondere anche di eventuali comportamenti ritenuti inidonei all'accettazione nell'organizzazione internazionale, come l'uso della forza per conquistare il governo, la politica più o meno razzista, la salvaguardia delle minoranze etniche e religiose, ecc.
Territorio e popolazione non possono essere considerati unicamente come presupposti materiali per l'acquisto della personalità da parte di uno stato.
Purtroppo sono gli Stati e non i Popoli che sono gli attuali principali protagonisti della vita di relazione internazionale, ma per l'OGVP, qualsiasi Stato, pur dotato di personalità giuridica internazionale, derivante dal principio tradizionale di effettività, non può essere riconosciuto se difetta di compatibilità con fatti e situazioni in contrasto e incompatibili con i valori fondamentali della società internazionale.
Avendo attenzione al principio per cui l’esistenza di ogni persona umana è un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e che come tale non può che estrinsecarsi liberamente, ogni Popolo determina criteri, organizzazione e livelli di autonomia sociale armonizzando, attraverso il  mutuo consenso, l’interazione fra i propri membri per il perseguimento dello sviluppo e il comune progresso secondo i propri usi, costumi e tradizioni; a tale scopo ogni Popolo legifera e comunemente stabilisce il proprio ordinamento con statuti, codici, norme, e regolamenti che in quanto tali hanno valore e forza legale su tutti i membri della società che liberamente hanno deciso di farvi parte.
 

POPOLI E NAZIONI

SEZIONE 04 – ARTICOLO 02
 
L' OGVP riconosce come Popolo qualsiasi comunità di esseri umani liberamente accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato.
La nazionalità è l’espressione dell’identità di un Popolo che accomuna liberamente ogni proprio membro per il senso di appartenenza a tale specifica collettività per lingua, cultura, tradizione, religione, storia.
Per l'OGVP tutti i Popoli godono di  soggettività giuridica internazionale e hanno diritto di costituirsi come Nazione e di scegliere liberamente la forma di stato e di governo e di relazionarsi con gli altri Stati.
 
commento
per Popolo si deve così intendere quel complesso di individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale, o formano comunque una nazione, indipendentemente dal fatto che l'unità e l'indipendenza politica siano state realizzate.
 

04 – SOVRANITÀ ORIGINARIA DELL’ESSERE UMANO

SEZIONE 03 – ARTICOLO 04
La sovranità originaria (detta anche “personalità giuridica originaria”) è riconosciuta ad ogni essere umano fin dal suo concepimento, senza alcuna distinzione di sesso, razza, condizione fisica e psichica.
Nell’ambito dei questo ordinamento l’attribuzione di sovranità giuridica originaria rende ogni persona umana titolare dei diritti fondamentali dell’uomo e ne regola i rapporti giuridici dotandola di una posizione di prevalenza rispetto ai diritti/doveri esercitati da tutti gli altri soggetti di diritto riconosciuti.
L’impossibilità d’impedire o ostacolare anche in parte il diritto alla naturale e completa esistenza di una persona umana determina, in qualsiasi ragionevole, equa e contestuale condizione, l’uguaglianza nel godimento di pari diritti fra esseri umani.
L’OGVP garantisce l’inviolabilità e il rispetto di ogni persona umana e in particolare:
  • nessuno può essere soggetto ad alcun divieto od obbligo se non espressamente previsto dalle legge;
  • tutti hanno diritto di essere e di fare ciò che vogliono purché non si comprometta, anche solo in parte, il medesimo diritto degli altri o si arrechi loro danno;
  • nessuno può essere costretto a fare ciò che la legge non prescrive.
I diritti umani non possono essere soggetti o sottomessi se non nei limiti e nei casi estremi previsti dalla legge e cioè:
  • il concreto pericolo e la violazione della sicurezza nazionale;
  • il concreto pericolo e la violazione della sicurezza delle persone;
  • il concreto pericolo e la violazione della sicurezza dell’eco-sistema;
  • il concreto pericolo e la violazione della sicurezza dei beni comuni e delle proprietà.
commento
per sovranità deve intendersi il potere originario e indipendente da ogni altro potere.

03 – DIRITTI SOGGETTIVI DELL’ESSERE UMANO

SEZIONE 03- ARTICOLO 03
L’OGVP riconosce come innati i diritti soggettivi assoluti così come sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Tali diritti valgono erga omnes, cioè verso tutti, e sono fondamentalmente di due tipi:
  • diritti della personalità o diritti fondamentali dell’uomo, tutti di natura non patrimoniale (diritto alla vita, all’integrità fisica, alla salute, all’immagine, all’onore, alla privacy, diritti di libertà personale, di pensiero, di religione, di associazione, di riunione…).
  • diritti patrimoniali i quali hanno ad oggetto i beni; sono diritti sulle cose e il principale fra questi diritti è il diritto di proprietà che garantisce al soggetto il potere pieno ed esclusivo di godere delle utilità ricavabili da un bene entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dalla legge.

02 – PERSONALITÀ GIURIDICA DELL’ESSERE UMANO

SEZIONE 02 – ARTICOLO 02
Con riferimento e per gli effetti dell’art.6 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani l’OGVP assicura ad ogni individuo il diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Essere titolari di personalità giuridica significa “esistere”  con tutti i diritti, i doveri e le responsabilità che ne derivano rispetto alle altre persone e allo stesso OGVP.

01 – LA PERSONA UMANA

SEZIONE 03 – ARTICOLO 01
L’OGVP identifica e riconosce come persona tutti gli esseri umani viventi fin dal loro concepimento e a prescindere dalla capacità di mettere in atto quelle particolari qualità o funzioni proprie della natura personale, quali la razionalità, l’autocoscienza, l’autonomia.
Ogni persona umana è ciò che è, vale a dire espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità e come tale titolare di una propria identità.
L’OGVP riconosce l’inviolabilità di diritti che ogni essere umano possiede dalla nascita:
  1. Libertà;
  2. Uguaglianza;
  3. Proprietà.
Ogni persona, fin dal proprio concepimento, acquisisce unicità e soggettività giuridica originaria divenendo titolare dei diritti fondamentali dell’uomo che l’ordinamento veneto riconosce come:
  • naturali;
  • incedibili;
  • inalienabili.