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Tale principio è un elemento essenziale della concezione liberal-democratiaca del reato, insieme al principio di materialità, e al principio di colpevolezza.
Escluderebbe la punibilità di fatti in cui manca una effettiva lesione del bene giuridico protetto.
Lo stesso principio si contrappone all'esigenza che a volte sussiste di prevenire anticipatamente la lesione di un bene giuridico, punendo anche la sola condotta del soggetto.
es.: casi di tipicità apparente, quali il furto di un acino d'uva o di un chiodo, i falsi grossolani o innocui.
Il brocardo di riferimento è nullum crimen sine iniuria il reato deve quindi caratterizzarsi nell'offesa ad un bene giuridico, il principio di offensivita si desume dall'art. 49 comma 2, che esclude la punibilità del reato impossibile, e dagli art. 25 e 27 Cost.
Si è quindi in base a ciò affermato che la nozione di reato tipico ricomprende, insieme con altri requisiti, l'offesa del bene tutelato.
Il principio di materialità ha la sua fonte nella Costituzione Italiana e precisamente all'art. 25, il quale articolo parla di punibilità per un "… fatto commesso".
Tale principio sancisce l'assenza del reato in mancanza di una volontà criminosa che si materializzi in un comportamento esterno.
Vi è una massima che lo esprime "cogitationis poenam nemo patitur", il senso è che può considerarsi reato solo un comportamento umano che si estrinseca nel mondo esteriore, quindi che si possa percepire con i sensi.
La conseguenza è che non si possono considerare reati:
Non si può, quindi, essere puniti per aver pensato o elaborato mentalmente un reato ma, invece, è necessaria l'estrinsecazione di tale "pensieri" o "elaborazione" in un reale comportamento fattuale.
La locuzione latina cogitationis poenam nemo patitur (Trad. nessuno può subire una pena per i suoi pensieri) esprime il cd. principio di materialità del Diritto Penale.
Secondo tale principio non può mai esservi reato, né di conseguenza pena, se la volontà criminosa non si materializza in un comportamento esterno. (Es. non è reato di omicidio il pensare di uccidere qualcuno).
Si tratta della concretizzazione del principio di materialità di cui all'art. 1 del codice penale che, per l'applicabilità di una sanzione penale, fa esplicito riferimento a "un fatto" espressamente preveduto dalla legge come reato.
Può trattarsi di un'azione direttamente posta in essere dall'agente ovvero, come previsto dal secondo comma dell'art. 40 c.p., di una omissione che essa stessa ha comportato il verificarsi del fatto che l'agente aveva, invece, l'obbligo giuridico di impedire che si realizzasse.
Il codice penale italiano ha accolto il principio in esame anche in altre disposizioni:
all'art. 115 laddove esclude la punibilità per le ipotesi di accordi o istigazioni che non siano seguite dal reato.
La norma ribadisce che ai fini della sanzione penale non è sufficiente un'intenzione criminale ma sia necessaria una reale offesa del bene protetto.
SEZIONE 10 – ART.10
Le imposte sono applicabili solo ed esclusivamente sui prodotti di consumo e servizi.
L'imposta è unica ed è fissata al 10% del prezzo di vendita del prodotto e/o del servizio.
Il Dipartimento Economico e le istituzioni di ogni ordine e grado, qual'ora delegate, possono applicare, motivandola, un'aliquota d'imposta eventualmente inferiore al 10% del valore di vendita del prodotto e/o del servizio.
La Cassa Nazionale Veneta di ogni Municipalità è incaricata della riscossione dell'imposta sul territorio di propria competenza mantenendo il 50% a disposizione della collettività locale e assegnando il 20% del totale alla Cassa Nazionale Veneta di Contea (Stato Federato), un altro 20% del totale al Dipartimento Economico (Stato Federale) e un ulteriore 10% al fondo di risparmio e solidarietà istituito per necessità ed urgenze.
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IMPOSTA SUI CARBUTANTI
Il costo finale del carburante è stabilito dal Dipartimento Economico di concerto con il Dipartimento dei Trasporti.
Il costo del caraburante deve intendersi comprensivo della raffinazione e del trasporto e degli oneri spettanti al gestore del distributore pari al 10% del valore per litro erogato.
Spetta allo Stato provvedere alla fornitura dei carburanti a prezzi calmierati e rivenderli poi, raffinati, al gestore del distributore.
Alla gestione della distribuzione dei carburanti non sono ammesse compagnie petrolifere.
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FONDO DI RISPARMIO E SOLIDARIETA'
Il 10% del gettito fiscale è destinato al fondo per necessità ed urgenze, gestito direttamente dal Dipartimento Economico |
L'anarchia (dal greco antico: ἀν-ἀρχή, (dal greco antico, ἀν, assenza + ἀρχός, leader o governatore) è l'organizzazione societaria agognata dall'anarchismo basata sull'idea libertaria di un ordine fondato sull'autonomia e la libertà degli individui, contrapposto ad ogni forma di potere costituito compreso quello statale.
L’Amministrazione Pubblica Provvisoria è costituita dalle Istituzioni la cui attività è riservata a curare gli interessi della collettività e che sono predeterminati in sede di indirizzo politico.
In senso oggettivo: il termine “amministrazione pubblica” indica la funzione amministrativa.
In senso soggettivo: il termine “amministrazione pubblica” indica l’insieme delle istituzioni che esercitano tale funzione.