SEZIONE 10

OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA MODERATA

SEZIONE 10 – ART.10

Le imposte sono applicabili solo ed esclusivamente sui prodotti di consumo e servizi.
L'imposta è unica ed è fissata al 10% del prezzo di vendita del prodotto e/o del servizio.
Il Dipartimento Economico e le istituzioni di ogni ordine e grado, qual'ora delegate, possono applicare, motivandola, un'aliquota d'imposta eventualmente inferiore al 10% del valore di vendita del prodotto e/o del servizio.
La Cassa Nazionale Veneta di ogni Municipalità è incaricata della riscossione dell'imposta sul  territorio di propria competenza mantenendo il 50% a disposizione della collettività locale e assegnando il 20% del totale alla Cassa Nazionale Veneta di Contea  (Stato Federato), un altro 20% del totale al Dipartimento Economico (Stato Federale) e un ulteriore 10% al fondo di risparmio e solidarietà istituito per necessità ed urgenze.

 
IMPOSTA SUI CARBUTANTI
Il costo finale del carburante è stabilito dal Dipartimento Economico di concerto con il Dipartimento dei Trasporti.
Il costo del caraburante deve intendersi comprensivo della raffinazione e del trasporto e degli oneri spettanti al gestore del distributore pari al 10% del valore per litro erogato.
Spetta allo Stato provvedere alla fornitura dei carburanti a prezzi calmierati e rivenderli poi, raffinati, al gestore del distributore.
Alla gestione della distribuzione dei carburanti non sono ammesse compagnie petrolifere.
 
 
 
 
FONDO DI RISPARMIO E SOLIDARIETA'
Il 10% del gettito fiscale è destinato al fondo per necessità ed urgenze, gestito direttamente dal Dipartimento Economico

 

SOVRANITÀ MONETARIA

SEZIONE 10 – ARTICOLO 08
 
L'OGVP statuisce che l'emissione e la stampa di propria moneta è diritto e prerogativa della SRV.
La Cassa Nazionale Veneta svolge la funzione di istituto di emissione pubblico, secondo le direttive di politica monetaria del Dipartimento economico, garantendo il finanziamento diretto della spesa pubblica, del credito privato e degli scambi commerciali.  
La moneta emessa dalla Cassa Nazionale Veneta è l'unica a corso legale sui propri territori ed ammessa per i pagamenti.
 

SOVRANITÀ SANITARIA

SEZIONE 10 – ARTICOLO 08
 
L'OGVP intende per sovranità sanitaria l'esercizio dei poteri sovrani dello Stato Veneto finalizzati alla difesa e promozione della salute, dell'igiene e della fornitura dei relativi servizi igienico/sanitari.
La salute è un bene e un diritto fondamentale per ogni essere umano.
La medicina, in ogni sua espressione  scientifica e di prestazione professionale, costituisce per la salute pubblica un servizio dal prevalente interesse sociale.
Tutti i cittadini hanno diritto alla salute e all'accesso gratuito ai necessari e inderogabili servizi igienico/sanitari.
L'OGVP promuove e concorre a garantire una particolare attenzione e riservati servizi igienico/sanitari e di assistenza sociale a tutte le donne in stato di gravidanza, ai bambini, alle persone di terza età, alle persone con disabilità e alle persone soggette, anche temporaneamente, a particolari situazioni di difficoltà e disagio personale.
L'OGVP prevede che la politica sanitaria nazionale tuteli la Popolazione anche rispetto alla produzione e distribuzione di beni di consumo che costituiscono fattori di rischio o che alimentano stili di vita non salubri (alimenti contaminati, farmaci contraffatti, tabacco,alcool, stupefacenti), o allo sviluppo dell’industria globale della salute (farmaceutica e non solo).
L'OGVP prevede che la SRV, pur conservando la propria sovranità in materia di politica sanitaria nazionale, non escluda l'adozione di provvedimenti per la tutela della salute pubblica uniformandosi di volta in volta alle reali necessità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) soprattutto in materia di epidemie e pandemie.
La medicina e la salute pubblica non possono in alcun modo essere condizionate da vincoli imprenditoriali o da speculazioni di tipo finanziario ma non è esclusa la possibilità per il Cittadino di rivolgersi a strutture sanitarie private.
In ambito sanitario sono fondamentali taluni diritti specifici del Cittadino:
  • il diritto di verificare il proprio corpo e di decidere che cibo, bevande e medicine prendere e il loro uso;
  • il diritto di integrare una dieta con vitamine, minerali, erbe, aminoacidi ed enzimi;;
  • il diritto alla medicina alternativa in tutti i suoi aspetti e trattamenti;
  • il diritto per i medici alternativi di determinare l'utilizzo di trattamenti ritenuti più idonei ai propri pazienti;
  • il diritto/dovere per i produttori e distributori di integratori alimentari di fornire veritiere informazioni sui prodotti e sulla ricerca realizzata;
  • il diritto di accedere a prodotti farmaceutici e/o medicali muniti di etichetta veritiera, attendibile e semplice;
  • il diritto di informazione sulla ricerca e lo sviluppo di farmaci e medicamenti senza alcuna restrizione;
  • il diritto di mangiare cibo pulito e fresco senza alcuna sostanza chimica nociva;
  • il diritto di respirare aria pulita senza alcuna sostanza nociva;
  • il diritto di dissetarsi con acqua pulita senza alcuna sostanza nociva;
  • il diritto di proteggere se stessi e i propri figli da vaccinazioni obbligatorie;
  • il diritto di proteggere e di mantenere confidenziali i propri dati sanitari e clinici.
COMMENTO:
L'attività di prevenzione sanitaria deve tendere ad assicurare un ambiente salubre, condizioni di vita sane ed equilibrate e cibi genunini alla luce delle conoscenze biomediche.
Trattamenti medici di massa nei confronti delle persone sane, comprese vaccinazioni e costosi programmi di screening sono inutili e dannosi.
 

RISORSE E SERVIZI NAZIONALI

SEZIONE 10 – ARTICOLO 07
 
L'OGVP dispone da subito che tutte le risorse e i servizi siano nazionalizzati ovvero che sia assicurato il prevalente interesse pubblico di quei beni, strutture e prestazioni che risultano essenziali per la società.
L' appropriazione di diritto di tutte le risorse naturali e servizi presenti sui territori della Nazione Veneta costituiscono la prima necessaria condizione per venire poi valorizzati, potenziati e consolidati.
Sono nulle le privatizzazioni di risorse, beni e servizi che risultino monopolizzati da interessi privati e/o gestiti da attività imprenditoriali non pubbliche.
Tutte le fonti di sostentamento di cui la popolazione ha bisogno normalmente per vivere sono considerate indispensabili risorse territoriali, siano esse utili per l'approvvigionamento di cibo, di acqua, di aria, di energia, di ogni materia prima e/o derivata.

 

CULTURA E ISTRUZIONE

SEZIONE 10 – ARTICOLO 06
 
Per cultura deve intendersi il patrimonio individuale e collettivo di conoscenze, competenze e idoneità che, nel loro insieme, contribuiscono a stimare il livello di civiltà raggiunto dal Popolo Veneto.
L'OGVP riconosce che ogni civiltà determina il livello di progresso del rispettivo Popolo secondo le proprie usanze, tradizioni, credenze e cultura ma solo nell'alveo e nel rispetto dei principi universali dei diritti umani.
Scolasticamente l'istruzione deve essere intesa come quel complesso di criteri d'insegnamento che favoriscano la conoscenza di materie di studio, o di un'arte, così come l'esercizio di una particolare attività professionale.
L'istruzione è gratuita e pubblica per tutti i livelli e grado di formazione, quindi egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
Considerato anche che il valore sociale dell'istruzione è tale che senza di essa non può esserci progresso, deve intendersi obbligatoria l'istruzione almeno fino all'emancipazione di ogni singolo soggetto.
Anche in considerazione dell'art.36 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l'istruzione è indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli
 
COMMENTO:
Cultura e istruzione sono due facce della stessa medaglia, parti indispensabili per lo sviluppo personale e il progresso della nostra società.
Concorrono al risveglio della coscienza individuale e al suo rinnovamento anche quale manifestazione di un' identità collettiva che accomuna tutti i Veneti per la comune lingua, cultura, tradizioni, religione, storia.
Cultura e istruzione devono assicurare il progresso individuale e lo sviluppo della nostra civiltà intesa come complesso di manifestazioni politiche, economiche, sociali, artistiche e spirituali e che accomunano anche ogni singolo membro della società che in esse vi si identifica.
Il nostro modello di istruzione e di formazione dovrà soprattutto educare, realizzare e salvaguardare il principio per cui non è la posizione che assicura la competenza, ma la competenza che valida la posizione.
La qualità dell’istruzione di oggi rappresenterà la qualità di vita del nostro futuro.
Non è solo il conseguimento tecnologico e scientifico, l'organizzazione politico/amministrativa della società e/o l'alternativa economica, ma soprattutto i valori che stanno alla base della nostra moderna convivenza civile che assumono valore incondizionato di riferimento.
Le consuetudini, le usanze, la padronanza, l'arte, le leggi e le credenze, i principi morali, che caratterizzano anche la cultura e la civiltà del Popolo Veneto, costituiscono il valore universale di riferimento per riconoscersi nella pluralità di civiltà dell'intera umanità.
 

 

 

SERENA CONVIVENZA SOCIALE

SEZIONE 10 – ARTICOLO 05
 
Per convivenza sociale si deve intendere la condizione di coabitazione collettiva la cui concordia e unione d'intenti è data anche dalla capacità di modulare in armonia l'insieme delle diverse e personali  esistenze di ciascun membro della società.
La convivenza sociale è serena nel momento in cui l'esistenza di ciascuna persona può progredire e realizzarsi secondo le proprie aspettative, desideri, aspirazioni, essendo ogni persona libera di fare ciò che vuole purché non comprometta anche in parte il medesimo diritto degli altri o arrechi loro danno.
La serena convivenza sociale si identifica nella c.d. società civile che oltrepassa la politica e il necessario e indefettibile riconoscimento e rispetto dei diritti e dei doveri da parte delle istituzioni e  di tutti i membri della società che hanno deciso di farvi parte.
 
COMMENTO:
Una serena convivenza sociale rispecchia l'elevato grado di civiltà di una società e tale saggezza è desumibile più di tutto dal progresso di una condivisa e comune disciplina dei rapporti tra gli interessi individuali e collettivi dei cittadini.
 

SICUREZZA NAZIONALE

SEZIONE 10 – ARTICOLO 04
 
Per sicurezza nazionale deve intendersi la tranquilla, ordinata e serena condizione sociale che, tramite la garanzia di una trasparente e leale attività politico/amministrativa assicuri:
  1. al Popolo
    – il perseguimento di una pacifica e serena convivenza civile;
    – la sicurezza individuale;
    – il perseguimento della giustizia;
    – il perseguimento del bene comune dell’intera comunità;
    – il perseguimento delle giuste libertà individuali e sociali;
    – il perseguimento della libertà religiosa.
  2. l'integrità e la salvaguardia territoriale della Nazione
  3. la sovranità delle istituzioni a qualsiasi livello.
La sicurezza nazionale costituisce un'imprescindibile interesse sociale a cui deve tendere l'intero sistema politico/amministrativo dello stato, tramite la conoscenza, la comprensione e la padronanza del complesso di scelte e azioni politiche, anche nell'ambito del contesto internazionale e tese a salvaguardare una sempre migliore qualità di vita per il Popolo Veneto, l'integrità della Nazione e la sovranità delle sue istituzioni.
 
Commento:
La sicurezza (dal latino "sine cura": senza preoccupazione) può essere definita come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati".
In altri termini è l'essere consapevoli che una certa azione non provocherà dei danni futuri.
Il presupposto della conoscenza è fondamentale da un punto di vista epistemologico, poiché un sistema può evolversi senza dar luogo a stati indesiderati, ma non per questo esso può essere ritenuto sicuro.
Solo una conoscenza di tipo scientifico, basata quindi su osservazioni ripetibili, può garantire una valutazione sensata della sicurezza.
La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli.
 

LIBERAZIONE ED EMANCIPAZIONE

SEZIONE 10 – ARTICOLO 03
 
Non può esserci libertà senza affrancamento dall' oppressione politica italiana, dalla sua invasione e occupazione delle nostre terre, dal suo regime colonialista e razzista nei confronti del Popolo Veneto.
Il Popolo Veneto è libero se avrà riconquistato la sua concreta capacità di autodeterminarsi e di essere incondizionatamente sovrano sulle proprie terre d'origine.
Non può esserci libertà se non c'è un concreto e reale disfacimento di ogni asservimento al dominio del regime italiano.
La liberazione è una condizione necessaria per poter consentire al Popolo Veneto di emanciparsi, ovvero di evolversi responsabilmente come tale, di identificarsi nella propria Nazione e nelle proprie Terre d'origine, di poter esercitare la sovranità secondo i propri usi e costumi, le proprie tradizioni, la propria lingua e la propria cultura.
 

SEPARAZIONE TRA POLITICA E AMMINISTRAZIONE

SEZION 10 – ARTICOLO 02

Il principio di separazione tra responsabilità politica e responsabilità di amministrazione della “cosa pubblica” è fondamentale per evitare inefficaci ingerenze e rischi di collusioni fraudolente;   chi decide cosa conseguire non deve poi essere chi lo realizza.
L’attività di indirizzo politico individua gli interessi della collettività e ne stabilisce la priorità nell’ambito dell’applicazione amministrativa designata alle preposte Istituzioni.
 

INDIRIZZO POLITICO DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO

SEZIONE 10 – ARTICOLO 01
 
Il GVP è finalizzato al conseguimento dell’incondizionato ripristino di sovranità del Popolo Veneto sulle proprie terre di origine e per tal ragione si configura allo scopo di realizzare quanto segue:
  1. la liberazione dalla sudditanza dello stato straniero italiano;
  2. la sicurezza della Nazione;
  3. la pacifica e serena convivenza sociale;
  4. l’emancipazione del Popolo Veneto attraverso il risveglio del sentimento e dell’identità nazionale (cultura, storia, tradizioni);
  5. l’acquisizione, la valorizzazione, il potenziamento e il consolidamento di tutte le risorse e i servizi nazionali disponibili;
  6. la sovranità monetaria;
  7. le condizioni e i requisiti essenziali per il ripristino dell’economia nazionale;
  8. un’obbligazione tributaria moderata, a pari aliquota fiscale e municipalizzata;
  9. un equiparato sistema di previdenza sociale;
  10. l’applicazione del principio di sussidiarietà politico/amministrativo (l’autorità dello Stato è distribuita a ripartizione territoriale con competenze suddivise e poste su piani paralleli a reciproca integrazione);
Con il ripristino di sovranità del Popolo Veneto e della Serenissima Repubblica l’indirizzo politico (o di governo) individuerà i fini che lo stato intenderà perseguire e che dovranno poi essere implementati dalla pubblica amministrazione che avrà la responsabilità tecnico/operativa.
L’attività di indirizzo politico sarà in sé libera e vincolata dalla volontà popolare che la determinerà con scelte in modo diretto e attraverso i propri “delegati” (democrazia diretta e a rappresentatività limitata).